Vom Bau der Kirche : formulazioni teoriche e strategie compositive di Rudolf Schwarz

Author

Drago, Samuel Joseph

Director

Martí Arís, Carlos

Codirector

Mària i Serrano, Magdalena

Date of defense

2016-01-27

Pages

493 p.



Department/Institute

Universitat Politècnica de Catalunya. Departament de Projectes Arquitectònics

Abstract

Despite Rudolf Schwarz is one of the leading figures of contemporary architecture, he is also one of the lesser-known both in his country and outside. However, to quote the words of Mies van der Rohe, the baumeister (master-builder) Schwarz "is one of the most profound thinkers of our time" in the science about how to think and build churches in the XX century. Between the 30s and 50s, Schwarz built 39 churches, he set theoretical and design principies in a book of great programmatic importance Vom Bau der Kirche (1938), where he exhibited his doctrine of form. Schwarz has a way of thinking about architecture that goes beyond its material sense. The art of building is seen as a creation of living form. The church is not conceived as a box with walls, but is integrated with the people, body and soul, into a single entity representing a spiritual universe. In this study, I analyse the writings of Schwarz's and other thinkers who have influenced him comparing them with the components of its projects, I try to reconstruct his thoughts outlining his theoretical formulations and compositional strategies. In the first part of the thesis, I analyse in detail the life and thought of Schwarz recreating the historical period in which he lived and the encounters that have been important for his education. In the second part, I examine his theoretical principies and authors that influenced him: here I dedicate a large section to the formal archetypes and conceptual images that relate forms and stylistic details to primordial ideas that no longer belong to the historical periods, but in a kind of eternal plan. The formal archetypes are not models, but "seeds of things", as named by Schwarz. He identifies seven archetypes: the Ring, the Open Ring, the Chalice of Light, the Way,the Dark Chalice, the Dome of Light and the Cathedral of Ali Times. In the third part, I compare its findings about the archetypes with the practical reality, by breaking down the principies of construction of five churches built by Schwarz. The analysis of these works mostly deepens the relationship between symbolic figure and compositional figure, the relationship between technical choices (materials and manufacturing processes) and symbolic meanings, the organization of liturgical space, the relationship with the place and the urban context, the link with the historical tradition of architecture Church (recoveries and omissions). The originality of my work in the studies about Schwarz covers two aspects. For the first time I compare his major churches with the archetypes described in Vom Bau der Kirche: through the lens of an architect, I addressed directly the work of Schwarz as a practical designer in a methodical study, underlining not only the intentions and the correspondence between theory and practica, but also the contradictions and the recurrent purposes not clear in his text. Also, I had the good luck to access to unpublished archive images,a fascinating and unexplored world opened by Maria Schwarz,widow of the architect: my job is also enriched with drawings and sketches by Rudolf Schwarz that become public for the first time. All this leads me to conclude, that with his study on the types, Schwarz offers us genuine information communicated as building language and not as solutions to be copied. The approach of Schwarz can be considered as an alternative way of understanding theory. The work of Schwarz, in his ability to carry the seeds of his ideas within the spaces he creates,can be defined as a work based on the polar opposition between the material and the immaterial, between light and darkness, between process and length and between image and architecture.


Nonostante Rudolf Schwarz sia una delle figure di spicco dell'architettura contemporanea, rimane una delle meno note sia in patria che fuori. Tuttavia, per dirla con le parole di Mies van der Rohe, il "baumeister" (maestro-costruttore) Schwarz ha compiuto un'"opera ordinatrice" nella conoscenza di come pensare e costruire le chiese nel XX secolo. Tra gli anni '30 e gli anni '50 lavora alla realizzazione di 39 edifici ecclesiastici, fissando i suoi principi teorici e progettuali in testi di grande importanza programmatica come "Vom Bau der Kirche" (1938), dove espone la sua dottrina della forma. Schwarz ha un modo di concepire l'architettura che va oltre il suo senso materiale. L'arte del costruire viene interpretata come una creazione di forma viva. La chiesa non viene concepita come una scatola murata, ma è integrata con il popolo, corpo e anima, rappresentando un un'unica entità un intero universo spiriturale. In questo studio, analizzando i testi di Schwarz e di altri pensatori che hanno influenzato la poetica della costruzione e confrontandoli con gli elementi costruttivi dei suoi progetti, ricostruisco il suo pensiero delineandone formulazioni teoriche e strategie compositive. Nella prima parte della tesi, analizzo dettagliatamente la vita e il pensiero di Schwarz ricreando il periodo storico in cui ha vissuto e gli incontri che sono stati importanti per la sua formazione. Nella seconda parte, esamino i suoi principi teorici e gli autori che li hanno influenzati: qui dedico ampio spazio agli archetipi formali, immagini concettuali che sublimano forme e dettagli stilistici in idee primordiali che non appartengono più ai periodi storici, ma a una sorta di disegno eterno. Non si tratta di modelli, ma di "semi di cose", come li chiama Schwarz. Ne individua sette: il Sacro Anello, la Sacra Partenza, il Calice Luminoso, il Sacro Viaggio, la Sacra Parabola, il Sacro Tutto e il Duomo di Tutti i Tempi. Nella terza parte, infine, metto a confronto le sue conclusioni sugli archetipi con la realtà pratica, scomponendo i principi costruttivi di cinque chiese realizzate da Schwarz. L'analisi delle opere approfondisce soprattutto il rapporto tra figura simbolica e figura compositiva, le relazioni tra scelte tecniche (materiali e procedimenti costruttivi) e i significati simbolici, l'organizzazione dello spazio liturgico, le relazioni con il luogo e il contesto urbano, il legame con la tradizione storica dell'architettura ecclesiale (recuperi e omissioni). L'originalità del mio lavoro nell'ambito degli studi su Schwarz riguarda due aspetti. Per la prima volta ho messo in relazione le sue opere principali con gli archetipi descritti in "Vom Bau der Kirche": con l'ottica di un architetto, ho affrontato direttamente il lavoro di Schwarz come progettista pratico in uno studio metodico, facendone emergere non solo le intenzioni e le corrispondenze tra teoria e prassi, ma anche le contraddizioni e i propositi ricorrenti non esplicitati nei testi. Inoltre, ho avuto la fortuna di poter accedere a immagini d'archivio inedite, un mondo affascinante e poco esplorato in cui mi ha introdotto Maria Schwarz, vedova dell'architetto scomparso: il mio lavoro è quindi arricchito da schizzi e bozzetti di Rudolf Schwarz che vengono resi pubblici per la prima volta. Tutto questo mi porta a concludere che con il suo studio sui tipi, Schwarz ci offre genuine indicazioni comunicate nel linguaggio dell'arte del costruire e non delle soluzioni da copiare. L'approccio di Schwarz può essere considerato come un modo alternativo di intendere la teoria rispetto al modo convenzionale che concepiamo. Il lavoro di Schwarz, nella sua capacità di trasportare i germi delle sue idee all'interno degli spazi che crea, può essere definito come un'opera basata sull'opposizione polare tra il materiale e l'immateriale, tra luce e oscurità, tra processo e durata e tra immagine e architettura.


A pesar de que Rudolf Schwarz sea una de las figuras más destacadas del arquitectura contemporánea, es también una de las menos conocidas, tanto en su país como fuera. Sin embargo, para citar las palabras de Mies van der Rohe, el Baumeister (maestro de obras) Schwarz hizo una importante ''obra de ordenación" en la ciencia de como proyectar y construir iglesias en el siglo XX. Entre los años 30 y los años 50 trabajó en la realización de 39 iglesias, inscribiendo sus principios teóricos en textos de gran importancia programática como Vom Bau der Kirche (1938), donde expuso su doctrina de la forma. Schwarz tuvo una manera de pensar el arquitectura que va más allá de su sentido material: vio el arte de la construcción como creación de forma viva. Por su parte, la iglesia no se concibe como una caja de paredes, sino está integrada con la comunidad, cuerpo y alma, en una sola entidad que representa un universo espiritual. En este estudio, analizando los textos de Schwarz y de otros pensadores que influyeron en su poética de la construcción y comparándolos con los elementos de sus proyectos, reconstruyo su teoría delineando formulaciones teóricas y estrategias compositivas. En la primera parte de la tesis, se analizan en detalle la vida y el pensamiento de Schwarz recreando el periodo histórico en el que vivió y los encuentros que han sido importantes para su formación. En la segunda parte, examino sus principios teóricos y los autores que influyeron en ellos: dedico un amplio espacio a los arquetipos formales, imágenes conceptuales que transforman formas y detalles estilísticos en ideas primordiales que ya no pertenecen a un periodo histórico especifico, sino en una especie de diseño eterno. No se trata de modelos, sino de "semillas de cosas", como los nombra Schwarz mismo. Él identifica siete arquetipos: el Anillo Sagrado, el Anillo Cerrado, el Cáliz Abierto, el Camino, el Cáliz oscuro, el Todo Sagrado y la Catedral de todos los tiempos. En fin, en la tercera parte, comparo sus conclusiones sobre los arquetipos con la realidad práctica, descomponiendo los principios de la construcción de cinco iglesias construidas por Schwarz. El análisis de sus obras profundiza sobre todo la relación entre figura simbólica y composición, la relación entre decisiones técnicas (materiales y procesos de fabricación) y significados simbólicos, la organización del espacio litúrgico, la relación entre lugar y contexto urbano, el vínculo con la tradición histórica de la arquitectura de la Iglesia (recuperaciones y omisiones). Mi trabajo es original sobre todo por dos razones. Por primera vez puse en relación las obras de Schwarz con los arquetipos descritos en Vom Bau der Kirche: a través de la lente de un arquitecto, analicé en un estudio metódico su trabajo como diseñador poniendo en relación teoría y práctica, intenciones y contradicciones. Además, tuve la suerte de poder acceder a imágenes de archivo inéditas, un mundo fascinante e inexplorado en el cual me introdujo María Schwarz, viuda del arquitecto: entonces mi trabajo se enriquece gracias a dibujos y bocetos de Rudolf Schwarz que se publican por primera vez. Todo esto me lleva a concluir, que con su estudio sobre los tipos, Schwarz nos ofrece una rica sabiduria comunicada en el idioma del arte de la construcción y no simplemente algunas soluciones a copiar. El enfoque de Schwarz se puede considerar como una forma alternativa de entender la teoría en comparación con la forma convencional. El trabajo de Schwarz, en su capacidad de llevar las semillas de sus ideas dentro de los espacios que creó, puede ser definido como una obra basada en la oposición polar entre el material y lo inmaterial, entre la luz y las tinieblas, entre el proceso y la duración y entre la imagen y la arquitectura.

Keywords

Schwarz, Rudolf, 1897-1961

Subjects

72 - Architecture

Knowledge Area

Àrees temàtiques de la UPC::Arquitectura

Documents

TJSD1de1.pdf

19.70Mb

 

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