Universitat de Barcelona. Departament de Filologia Catalana i Lingüística General
[ita] La Lògica del Gatzell è considerata la prima opera in volgare prodotta da Ramon Llull nel periodo in cui iniziava a concepire il suo progetto missionario e sviluppava il sistema di pensiero che avrebbe poi formalizzato nell’Arte. Si tratta di un compendio di logica in versi, presente anche in una versione in prosa latina (Compendium logicae Algazelis) ed è già stata oggetto di due edizioni curate da Jordi Rubió i Balaguer (1913- 14) e Salvador Galmés (1936). Il tempo trascorso e la ricomparsa di un testimone perduto, di cui i precedenti editori avevano notizia ma non disponibilità, giustifica l’allestimento di una nuova edizione critica, che è uno degli obiettivi di questa tesi. Il lavoro preparatorio ha richiesto un’analisi dettagliata del rapporto del testo versificato con il compendio latino e gli elementi problematici che ne sono emersi hanno reso necessario uno studio particolare. Si è posto quindi come ulteriore obiettivo la presentazione e la discussione dei dati raccolti, che ha portato alla formulazione di una nuova ipotesi sulla relazione che intercorre tra i due testi e sulla loro sequenza compositiva. Parallelamente, come già previsto, sono stati approfonditi gli aspetti stilistici e formali dell’opera, in particolare le strategie comunicative che la caratterizzano, la presenza di strutture logico-semantiche che saranno tipiche del sistema dialettico lulliano, le tecniche di versificazione. Nel condurre questa analisi si è tenuto conto dell’intento dell’autore di produrre un compendio di logica in volgare e in versi destinato a fornire le basi della disciplina a un pubblico privo della conoscenza del latino e degli strumenti dell’istruzione scolastica. Il metro prescelto, i distici di ottosillabi, e le componenti stilistiche evidenziano la volontà di Llull di ricollegarsi alla tradizione della poesia didattica romanza, per trasmettere un contenuto difficile attraverso una forma che risultasse familiare ai destinatari dell’opera. Un’attenta rilettura del testo ha poi consentito l’individuazione di una serie di elementi che rappresentano una formulazione ancora embrionale, ma già identificabile, delle basi logiche ed epistemologiche del pensiero che Llull andava elaborando in questa prima fase della sua produzione. Per quanto riguarda l’edizione critica, il nuovo testimone è stato inserito nella recensio e la collazione con gli altri due già noti ha permesso di stabilire la relazione che li lega, rappresentata in uno stemma codicum. Il codice ritrovato ha costituito il manoscritto-base dell’edizione e il lavoro di ecdotica è stato condotto con lo scopo di risolvere problemi ancora aperti, al fine di fornire, per quanto possibile, un testo maggiormente comprensibile, nonostante l’estrema sinteticità di molti versi e la complessità della sintassi. L’impianto metodologico della tesi ha tenuto conto dei recenti studi sulle opere e sul metodo di lavoro di Ramon Llull e i risultati ottenuti appaiono in linea con quelli degli altri ricercatori che dedicano al Beato maiorchino la loro attività investigativa.
[eng] The subject of the present work is the Lògica del Gatzell by Ramon Llull, a verse compendium based on al-Ghazālī’s Maqāṣid al-falāsifah and Peter of Spain’s Tractatus, to which the author added some elements of his personal thought. This is Ramon Llull’s first vernacular work, which, on the basis of the opinions of Jordi Rubió and Charles Lohr, has been insofar considered the transposition into vernacular verse of the Compendium logicae Algazelis, itself a translation of an Arabic compendium. The preparatory study for the new critical edition, however, required a further comparative analysis of the two texts, also in relation to the Arabic and Latin sources, which revealed problematic cases that challenge the commonly accepted compositional process. Through the discussion of a series of textual comparisons, a new hypothesis has been formulated about the relationship between the two compendia. From a formal point of view, the rhymed compendium, along with the Latin version, shows Llull’s purpose to promote the study of basic philosophical principles by providing two different types of didactic tools, specifically designed for the kind of audience they were addressed to. The vernacular one was intended for people who could not read Latin, thus the author adopted a litterary form and communication strategy which were typical of the romance tradition. A formal and rhetorical analysis of the work evidentiates its main features, notably logical-semantic structures which prove to be distinctive of Llull’s peculiar dialectical system. Regarding the new edition, the critical text has been based on a recently rediscovered manuscript. A collation of the three witnesses has been conducted in order to determine the relationship between them and represent it with a stemma codicum previously unachieved. Moreover, the text has been improved by a number of new solutions to old ecdotical problems. The dissertation methodology has been established taking into account the most recent studies about Ramon Llull’s works and working practices, and the achieved results appear to be consistent with previous and current research carried out by other scholars in that same field.
Literatura catalana; Catalan literature; Literatura medieval; Medieval literature; Llull, Ramon, 1232 o 1233-1315 o 1316; Crítica textual; Textual criticism
82 - Literature
Ciències Humanes i Socials
Programa de Doctorat en Estudis Lingüístics, Literaris i Culturals / Tesi realitzada conjuntament amb la Università degli Studi di Siena
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