The Great Harmony: The paradigm of Harmony in Zhang Zai's philosophical system

Abstract

Harmony is one of the most important concepts of the Confucian tradition. Along Confucianism, harmony represented most of the time the ultimate ideal that man needs to pursue. Confucians employed the concept and paradigm of harmony in several fields from politics to ethical, aesthetics and so on. We can affirm that harmony is thus one of the most Confucian comprehensive concept, and without a proper understanding of harmony, it is not possible to entirely grasp Confucianism. This dissertation analyzes the philosophical system of the Neo-Confucian philosopher Zhang Zai’s 張載 (1020-1077) employing the concept of harmony and harmonization as the coherent and comprehensive paradigm of his entire philosophical system. I argue that both the concept and the paradigm of harmony represent the coherence behind all Zhang Zai’s system from metaphysics to ethics, epistemology and the program of self-cultivation. This adherence to harmony roots the Neo-Confucian philosopher directly to Confucian orthodoxy giving him an important tool against heterodox doctrines.

Il concetto di armonia costituisce una delle idee centrali dell’intera tradizione filosofica confuciana rappresentando l’ideale per eccellenza a cui l’uomo deve necessariamente aspirare. I confuciani sembrano inoltre impiegare il concetto e il paradigma di armonia a diverse discipline che vanno dalla politica all’etica, all’estetica e altre ancora. Quello di armonia è così un concetto onnicomprensivo, e solo attraverso una sua completa comprensione possiamo cogliere il fondamento del sistema di pensiero confuciano. Questa dissertazione si propone di analizzare il sistema di pensiero del filosofo neo-confuciano Zhang Zai’s 張載 (1020-1077) utilizzando il concetto e il paradigma di armonia come chiave interpretativa del suo intero apparato filosofico. In questo studio mostrerò come la maggior parte dei concetti chiave che Zhang Zai utilizza nelle teorie metafisiche, etiche, epistemologiche e di auto-coltivazione, si riferiscono direttamente e indirettamente all’idea e al paradigma di armonia. Questo riferimento permette al filosofo sia un legame di continuità nei confronti dell’ortodossia confuciana, sia l’acquisizione di uno strumento funzionale nella critica contro le dottrine rivali.